DAL 1 LUGLIO SBLOCCO GRADUALE DEI LICENZIAMENTI – INDISPENSABILE IL DIALOGO SOCIALE PER TUTELARE IL LAVORO

Il Governo, con il ministro Andrea Orlando, ha sottoscritto con i sindacati Cgil Cisl Uil e le associazioni datoriali un avviso comune, prassi insolita, ma che supera lo scoglio della fine del blocco dei licenziamenti.

Il divieto di licenziare sarà quindi prorogato fino al 31 ottobre per le imprese del settore tessile, che potranno ancora utilizzare la cassa integrazione gratuita.

Inoltre, 13 settimane aggiuntive di cassa integrazione gratuita saranno concesse a un ampio raggio di settori imprenditoriali. Se sceglieranno di usufruirne, il blocco verrà prorogato fino a fine termine.

L’accordo punta sull’impegno – e non sull’obbligo – di utilizzare la cassa integrazione a disposizione, sui contratti di solidarietà, sulla riduzione e sulla rimodulazione dell’orario di lavoro, prima di arrivare al licenziamento.

Un risultato importante per i lavoratori, raggiunto attraverso il dialogo e concretizzatosi in un vero e proprio patto sociale, in grado di garantire alle imprese e alle persone gli strumenti e i tempi giusti per ripartire, insieme.

Il governo ha mostrato di essere all’ascolto delle voci che vengono dal paese, che siano dei lavoratori o delle aziende, ha chiamato le rappresentanze della parte viva del paese e ha trovato un accordo con loro.

E’ evidente che a questo avviso comune di odore europeo dovranno seguire altri atti, questo è l’impegno che le parti, tutte e tre, si sono assunte.

Servirà mettere mano alle politiche attive del lavoro, impegno gravosissimo perché non è nella nostra tradizione, siamo sempre stati attenti a mettere in campo politiche passive, a supportare con un po’ di danaro la risposta alle esigenze che si presentavano.

Ma questo non basta più, è necessario che chi perde o sta per perdere il posto di lavoro sia messo nelle condizioni di trovare un’altra occupazione di pari grado, o anche migliore. Per assicurare questo, oltre a vari servizi, serve soprattutto formazione, molta formazione.

Cosi come non sarà sufficiente un impegno a livello nazionale per garantirne il rispetto nei diversi territori e nelle diverse realtà aziendali. Proprio perché l’avviso comune nazionale non sarà obbligatorio per legge sarà necessario attivare tra le parti sociali tavoli diffusi per trovare soluzioni alle crisi.

A questo proposito la conoscenza delle diverse situazioni anche a livello dei singoli Comuni potrà impedire azioni unilaterali soprattutto nelle realtà più piccole dove non c’è la presenza delle organizzazioni sindacali.

Il progetto di coordinamento S.I.L.A.M. (Sviluppo Impresa Lavoro Adda Martesana) a cui hanno aderito o stanno per dare l’adesione una ventina di Amministrazioni comunali della zona omogenea Adda Martesana assieme alle parti sociali oltre ad associazioni del territorio potranno a partire dal mese di settembre offrire ai lavoratori e alle imprese ulteriori strumenti per trovare soluzioni.

Gli strumenti ci sono sia nazionali che locali è tempo che si concretizzino azioni condivise per il lavoro affinchè, puntando sul dialogo sociale, nessuno sia lasciato solo.

Luigi Dedei, responsabile lavoro PD Adda Martesana

 

DecretoLeggeTutelaLavoro30.06.2021

Avviso Comune

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