COMUNICARE PER COINVOLGERE- RESPONSABILITÀ PER LA PARTECIPAZIONE

Me lo ricordo chiaramente il giorno in cui Andrea Brambilla mi disse “Dai Ele, tesserati ai GD”. Mi spronò dopo aver notato l’interesse maturato negli anni del liceo per battaglie e tematiche alle quali tenevo particolarmente.

Era il 2018, ma sono diventata componente attiva solo nel 2019, quando ho iniziato ad occuparmi della comunicazione del circolo.

Il motivo per cui ho atteso così tanto prima di mettermi in gioco seriamente non lo so spiegare, forse un po’ la consapevolezza di non conoscere a fondo alcune dinamiche a livello politico, forse un po’ la spensieratezza di quegli anni, ma ho capito solo in seguito che quando si fa parte di un gruppo – in cui ciò che conta è avere l’energia e la motivazione per scendere in campo e combattere insieme per le battaglie in cui si credono – il resto arriva in seguito.

Ognuno, all’interno del circolo, mette a disposizione le proprie conoscenze e passioni per dare un contributo concreto, affinché ci si faccia sentire e che vengano proposte iniziative valide.

Così, nel 2019, con un post su Facebook di lì e una storia Instagram di là, dopo aver terminato la triennale in lingue e comunicazione, ho iniziato ad occuparmi delle nostre pagine social insieme ad un altro nostro iscritto – e amico – con il quale mi sono coordinata sin da subito.

La comunicazione, ormai nell’era del web 3.0, è importante se si vuol pensare di arrivare ai più che, possibilmente, alla politica non hanno mai pensato.

La scrittura di un post, o la pubblicazione di una storia su Instagram, possono sembrare operazioni banali ma che, di fatto, spingono ad incrementare la visibilità sia di azioni che vengono compiute sul territorio, sia di notizie e iniziative che possono così girare in maniera efficacie.

Fondamentale è guardarsi intorno e capire ciò che il mondo comunicativo ci presenta di nuovo.

Soprattutto noi, circolo della giovanile, teniamo in maniera particolare a questo aspetto, in quanto può aiutare molti nostri coetanei a sentire la politica vicina grazie all’utilizzo di un linguaggio che si plasma sulla chiarezza e di una grafica catchy che invoglia alla lettura.

Non solo post, ma anche video, storie, memes che intelligentemente fanno ironia su aspetti della politica che spesso ci fanno arrabbiare o riflettere. È un lavoro – passatemi il termine – che, nonostante lo si faccia nel tempo libero, merita attenzione e ponderazione in quello che si vuol divulgare, pensando al target di persone che ci leggerà e non dando per scontato che tutti conoscano a pieno ciò di cui stiamo parlando. D’altronde il web funziona proprio così: chi cerca una fonte dalla quale informarsi cerca chiarezza, semplicità e soprattutto trasparenza.

Su Instagram, social più utilizzato da Millenials e Generazione Z, si gioca meramente su immagini e video (le storie ormai fanno da apripista); Facebook è la vecchia guardia che ancora vive e prospera – purtroppo – del clickbait, del post più intrigante, indi per cui creare un post che interessi ma che a livello di contenuti sia onesto è la base per una pagina pulita e chiara, lontana da logiche populiste; Twitter è letteralmente un “tweet” che lancia una notizia, un pensiero, un dibattito, in 240 caratteri, mentre TikTok vanta un bacino d’utenza di giovanissimi in cui video da 60 secondi vengono utilizzati per spiegare e rappresentare – in maniera spesso creativa – il mondo che ci circonda.

Proprio per via della vasta scelta comunicativa, coinvolgere il proprio pubblico risulta semplice, se ci si applica e si stabilisce un piano editoriale opportuno e perché no, anche un po’ persuasivo, per parlare sia di tematiche locali che nazionali (e ogni tanto, anche non).

Sondaggi, quiz e mille altri strumenti a disposizione permettono di dar la possibilità, a chi ci segue, di mettersi in gioco, di farci domande e ricevere risposte.

D’altronde, comunicare implica una responsabilità che incita alla partecipazione, e viceversa.

E dopo due anni di militanza penso: non è forse anche questo il compito della politica?

 

Eleonora Fiorillo, responsabile comunicazione GD Adda Martesana

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