WELFARE IN ADDA MARTESANA

Nel corso degli anni il PD Adda Martesana ha sviluppato molti momenti di confronto e di lavoro sulle tematiche del Welfare con un tavolo di approfondimento specifico. Sono stati affrontati temi che riguardano le politiche sociali, sanitarie e sociosanitarie. Un recente esempio è l’interrogazione predisposta in collaborazione con i Consiglieri Regionali per la presentazione in sede di Consiglio Regionale.

La Pandemia da Covid-19 ha messo in luce in modo ancora più evidente molte questioni da tempo all’attenzione del PD in Adda Martesana su cui sono stati fatti ragionamenti e proposte con un lavoro di iscritti e amministratori locali nel dialogo con tutti i livelli del Partito.

Il sistema lombardo ha criticità sotto gli occhi di tutti, a partire dalla Prevenzione e dai Servizi Territoriali fino ad arrivare all’integrazione tra cure primarie e cure specialistiche, tra Ospedale e Territorio. Risulta inoltre sempre più fondamentale riconoscere e riprendere anche la funzione fondamentale degli Ambiti distrettuali, come livello di analisi dei bisogni e di programmazione integrata socio-assistenziale e socio-sanitaria.

La salute come ci ricorda l’Organizzazione Mondale della Sanità è uno stato di benessere fisico, psichico e sociale. Tenere lo sguardo sulla qualità di vita del cittadino e sulla tutela della salute è il modo per costruire un sistema socio-sanitario realmente rispondente ai bisogni.

Venendo nello specifico alla nostra zona non mancano questioni e situazioni da affrontare.

È tempo di sviluppare il sistema territoriale, non si può aspettare. Abbiamo contribuito a sostenere la funzione del Pot di Vaprio d’Adda, del Presst di Gorgonzola e del presidio riabilitativo di Cassano d’Adda come luoghi di sintesi di alcuni servizi territoriali, al contempo abbiamo sostenuto l’importanza dei Presidi di Melzo e di Cernusco sul Naviglio come presidi per acuti di grande valore da implementare e da valorizzare come da nostre proposte fatte da tempo. Guardando tutta l’Adda Martesana è necessario sviluppare in modo diffuso servizi sociosanitari e sanitari di concerto con i Comuni mettendo in rete e connettendo servizi, professionalità e strutture per rispondere ai bisogni dei cittadini, proprio la prossimità è il valore che anche a livello nazionale il PD sta evidenziando. Va superata la frammentazione del sistema per costruire reti di servizi, a partire dalle cure primarie (medici di medicina generale, pediatri, continuità assistenziale) fino ad arrivare a tutti i servizi necessari ad una presa in cura globale e integrata. Servono anche strumenti e tecnologia sanitaria, infrastrutture digitali e strutture adeguate.

Vi sono molti dispositivi da sviluppare: case della salute e case della comunità, presidi territoriali e distrettuali, attività domiciliari e servizi specialistici.

Il coinvolgimento dei Comuni sul fronte della programmazione dei servizi e del governo del sistema è una necessità che Regione Lombardia ha eluso chiudendosi in un centralismo inaccettabile. Sempre sul fronte dei Comuni, l’integrazione tra servizi sociali di competenza locale e servizi sanitari di competenza di Ats e Asst è anche una necessità di metodo per rispondere alle fragilità e alle cronicità sempre più diffuse e complesse in termini di multiformi bisogni. Per garantire la funzionalità di questo sistema bisogna assegnare ai Comuni un vero ruolo di coordinamento del sistema socio-sanitario dando poteri, funzioni e finanziamenti.

Dobbiamo chiedere la piena accessibilità dei servizi perché liste di attesa, mancanza di personale e carenza di servizi contribuiscono ad accentuare disuguaglianze e disagi che colpiscono in modo ancora più negativo anziani e persone con disabilità. Pensiamo al tema della non autosufficienza e alle gravi fragilità, oppure alle vulnerabilità diffuse e alle fragilità più nascoste che caratterizzano il tempo in cui viviamo: c’è un grande bisogno di Welfare.

Il rapporto tra pubblico e privato va rivisto richiamando la necessaria presenza di servizi pubblici e il ruolo del pubblico nel sistema. La libertà di scelta del cittadino tanto esaltata da Regione Lombardia diventa in alcuni casi una solitudine del cittadino di fronte al sistema dei servizi.

Sul piano sociale è sempre più inadeguata una logica di frammentazione regionale in bonus e misure, si pone sempre più la necessità di riconoscere e di dare valore strategico invece alla programmazione territoriale degli ambiti distrettuali nella collaborazione anche con il Terzo Settore e le forze sociali.  Abbiamo bisogno di un welfare generativo capace di rigenerare tessuto sociale e comunità, costruendo percorsi di incontro e di relazione.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza e le risorse economiche provenienti dai fondi europei devono essere l’occasione per sviluppare servizi con una logica di territorialità e di prossimità.

Sfidiamo Regione Lombardia nel costruire un sistema di Welfare adeguato capace di dialogare con il cittadino lungo tutto l’arco di vita, il Welfare non è semplicemente l’erogazione di prestazioni, è molto di più: è la volontà di costruire percorsi di cura e di presa in cura, condizioni di inclusione e di coesione, prospettive di emancipazione e di giustizia sociale.

 

Eugenio Galbiati

Coordinatore Tavolo Welfare Adda-Martesana

 

SCARICA L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD IN REGIONE LOMBARDIA SULLA SITUAZIONE SANITARIA DELL’ADDA MARTESANA

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