TERRITORIALITÁ AL CENTRO

A un anno e più dalla mia elezione nel Consiglio di Rappresentanza di ATS (agenzia di Tutela della Salute) di Città Metropolitana e del Lodigiano posso dire con cognizione di causa  che questa esperienza si è rivelata molto positiva e arricchente sotto tanti punti di vista.  Quando, a gennaio del 2020, ho iniziato questo percorso insieme con tanti altri colleghi sindaci ero ignara di quello che di lì a poco sarebbe accaduto.

Pensavo, come in effetti doveva essere, si trattasse di un organo che aveva una funzione puramente consultiva, preposto a portare avanti le istanze dei nostri territori, ma l’emergenza da Covid-19, che ci ha travolto inaspettatamente, ha stravolto completamente i nostri programmi e i nostri obiettivi. Ci siamo ritrovati a gestire una situazione nuova per tutti, personale sanitario in primis, ma soprattutto per noi sindaci che in quel momento ci siamo sentiti i primi responsabili della salute dei nostri cittadini. Dalla teoria siamo passati ai fatti: gestire tutta una serie di criticità e problemi dovuti all’inadeguatezza di un servizio sanitario che in più occasioni si è dimostrato carente e insufficientemente preparato ad affrontare l’emergenza.

Abbiamo, infatti, compreso quasi subito quanto fosse importante la “territorialità”: noi sindaci conosciamo bene il nostro territorio, i suoi punti forti ma anche quelli deboli. Un po’ come il medico di famiglia che conosce a 360 gradi i suoi pazienti ed è in grado di intervenire con gli strumenti più adeguati in ogni situazione. E infatti, stabilire un rapporto di collaborazione e fiducia con i medici del mio territorio è stato il primo passo che, come sindaca, ho ritenuto essenziale fare per cercare di arginare una situazione drammatica per cui nessuno era preparato.

Fare rete sul territorio e fare rete con gli altri sindaci. Scambiarci opinioni, confrontarci quasi quotidianamente su come mettere in atto tutte le misure di sostegno per i nostri cittadini…sono stati mesi passati freneticamente tra videoconferenze e chat di WhatsApp. Lontani, ma molto vicini.

Sono stati mesi anche di riflessioni su ciò che questa pandemia ha fatto emergere: una sanità che ha spesso abbandonato il territorio. Ricordo bene quando in pieno lockdown sono riuscita a procurarmi un’importante quantità di mascherine che ho subito fatto avere ai medici di famiglia, per se stessi e per i pazienti più fragili, insieme con qualche kit con calzari e camici in modo da proteggersi mentre si prendevano cura di tutti noi. Ricordo i messaggi di sconforto che mi arrivavano…

Diciamo che mi sono dovuta attrezzare per affrontare quella che giustamente in molti hanno definito una vera guerra. Unità di crisi, Centro Operativo Comunale…un vero quartier generale in cui si dovevano prendere molto velocemente decisioni importanti.

Una volta passata la fase più critica con l’arrivo dell’estate, della fine del lockdown e l’attenuarsi delle misure restrittive, il pensiero si è rivolto all’autunno e all’arrivo delle prime influenze e il timore, più che giustificato, di una nuova ondata del virus. Come poi in effetti è accaduto.

Siamo arrivati a ottobre e ancora una volta ci siamo imbattuti nei ritardi della Regione nella programmazione delle vaccinazioni antinfluenzali.

Forte della collaborazione ormai consolidata con i medici di famiglia del mio territorio, che hanno subito aderito in massa al nostro invito, in accordo con ATS, a Pioltello siamo riusciti a organizzare in tempo record, mettendo a disposizione i nostri centri civici e grazie al prezioso aiuto della Protezione civile, una campagna vaccinale per gli over 65 e i pazienti fragili che nel giro di poche settimane ha registrato 2900 vaccinati con una programmazione scrupolosa, ordinata, sicura, senza code e nel rispetto di tutte le norme in atto.

Siamo partiti puntuali il 16 novembre e abbiamo concluso le vaccinazioni il 10 dicembre: 1300 cittadini fragili vaccinati, 4500 il numero totale dei cittadini di età superiore ai 65 anni che hanno ricevuto l’antinfluenzale, 15 medici su 20 hanno aderito all’iniziativa presso i nostri centri civici mentre gli altri hanno somministrato le dosi presso i propri ambulatori.

Un risultato davvero soddisfacente, quasi un miraggio in quei tempi, che conferma che la gestione a livello territoriale è in grado di garantire un servizio efficiente nonostante le difficoltà del momento».

 

Ivonne Cosciotti

Sindaca di Pioltello

Componente Consiglio di rappresentanza di ATS Città Metropolitana e Lodigiano

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *